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Agglomerati di quarzo

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  La strada verso il futuro.
Innovazione e tradizione a servizio del cliente.

L'agglomerato di quarzo è un materiale innovativo, che unisce sabbie di silicio e quarzo ad una percentuale di resina strutturale di poliestere. La combinazione di tali elementi garantisce risultati stupefacenti, che fanno dell'agglomerato di quarzo un materiale di prestigio e di qualità. Essendo meno poroso del marmo, esso risulta inattaccabile da parte dei liquidi più comunemente utilizzati; inoltre, è maggiormente resistente alle macchie. Per questo, l'agglomerato di quarzo è perfetto per l'arredo di bagni e cucine, sempre soggetti al contatto con acqua, saponi e altre sostanze. La gamma di colorazioni dei vari tipi di agglomerato di quarzo è molto più ampia rispetto alle pietre naturali; tale varietà cromatica è ottenibile grazie all'uso di coloranti organici inclusi nella miscela. Anche le striature e le rifrazioni del prodotto variano, a seconda del tipo di materiale che è inserito nel composto; è possibile, ad esempio, ottenere riflessi chiari con l'utilizzo di scaglie di madreperla, mentre frammenti di vetro e specchio donano una luce particolare a seconda dell'ambiente in cui le lastre sono sistemate. Grazie alla sua versatilità, l'agglomerato di quarzo può essere impiegato tanto per l'arredamento della casa quanto per l'edilizia. Nonostante presenti molti vantaggi nella lavorazione -rispetto ai materiali naturali come il marmo, solo le esperte mani artigiane di PLM possono lavorare l'agglomerato di quarzo con competenza e cura, al fine di renderlo resistente e durevole. Da molti anni, infatti, PLM è per i propri clienti sinonimo di esperienza e di raffinatezza, con la garanzia di lavori impeccabili e di eccellente qualità.

DOMANDE FREQUENTI SULL'AGGLOMERATO DI QUARZO

Quali sono le caratteristiche che identificano l’agglomerato di quarzo?

In primo luogo il fatto che l'agglomerato di quarzo è un materiale innovativo; in secondo luogo, la sua composizione strutturale, che associa i materiali naturali più duri e resistenti all'impiego di tecnologie avanzate (si tratta di sabbie silicee e quarzo per il 94% circa e per il restante 6% circa di resine strutturali poliestere); in terzo luogo la sua durezza e resistenza, che lo rendono quasi paragonabile al diamante secondo la scala Mohs; infine, il fatto che sia del tutto inassorbente (0,015%).

Le resine contenute nell’agglomerato di quarzo possono essere considerate dannose per la salute?

Assolutamente no. L'agglomerato di quarzo, essendo un materiale inassorbente, risulta perfettamente igienico poiché impedisce la prolificazione di germi e batteri sulla sua superficie; infatti, è particolarmente adatto per le zone di preparazione degli alimenti.

Come mai è preferibile l’acquisto di un piano in agglomerato rispetto ad un piano in marmo o granito?

Poiché le caratteristiche specifiche dell'agglomerato di quarzo ne fanno un materiale innovativo e funzionale: è resistente all'abrasione, agli impatti e ai prodotti domestici più comuni, è disponibile in un'ampia gamma di colori, è igienico e uniforme. Le proprietà fisico-meccaniche dell'agglomerato sono superiori ad ogni tipo di marmo o granito esistenti in natura.

Quanti tipi di superfici di agglomerato esistono?

Molte; l'agglomerato non presenta solo superfici lisce: queste possono essere lavorate con una molteplicità di finiture in base al tipo di materiale richiesto e alle indicazioni del marmista. Può essere prodotto anche in lastre lucide e opache.

Che dimensioni ha, solitamente, l’agglomerato?

Le dimensioni delle lastre di agglomerato possono variare a seconda dell'impianto del produttore e delle misure relative alla sua applicazione. Le lastre, a partire dalla dimensione standard di 300x135 cm, possono, quindi, essere tagliate in base al tipo di lavoro richiesto dal cliente, a cui si consiglia di affiancare il parere di un marmista.

Qual è la disponibilità di spessori che offrite?

La disponibilità di spessori è ampia: oltre alle lastre classiche che hanno uno spessore di 2 o 3 cm, è possibile richiedere lastre con bordi fino a 16 cm, ottenute attraverso un particolare processo di incollaggio. La perfezione di tale processo rende praticamente invisibili il taglio e l'incollaggio. Inoltre, si può ottenere uno spessore maggiore del consueto utilizzando anche un materiale alleggerito come Eulithe®.

È possibile trovare due piani di agglomerato uguali, se questi sono stati prodotti in anni differenti?

Questo non è possibile, poiché la produzione degli agglomerati avviene a lotti di produzione. Spesso in magazzino sono disponibili lastre simili tra loro, che tuttavia non risultano perfettamente uguali. Nell'impossibilità di reperire due lastre della stessa tonalità in vista della sostituzione di una parte del piano, è necessario rifare il piano integralmente.

È possibile avere due piani di agglomerato dello stesso spessore?

Certamente. Nel caso in cui il cliente richieda due piani perfettamente uguali da affiancare, l'arredatore può richiedere la calibratura delle due lastre in laboratorio. In questo modo, si può ovviare allo scarto di circa 1-2 mm, che normalmente viene tollerato.

È consigliabile lucidare l’agglomerato?

Assolutamente no, poiché determinati prodotti potrebbero rovinarne la naturale lucentezza. I prodotti che non vanno mai usati sui piani in agglomerato di quarzo, perché possono creare aloni o danneggiare la superficie, sono i detergenti contenenti candeggina o a ph basico, acido fluoridrico, soda caustica. Si suggerisce di pulire i piani in agglomerato di quarzo con un panno morbido inumidito d'acqua e detergenti neutri; per macchie persistenti si possono usare detersivi più aggressivi a base acida.

È necessario applicare un trattamento idrorepellente all’agglomerato?

L'agglomerato non necessita di trattamenti simili, poiché è già naturalmente impermeabile. Solamente in caso di lastre non lucide è previsto un trattamento idrorepellente.

Il calore elevato di pentole o teglie appena tolte dal fuoco può rovinare il piano di agglomerato?

Assolutamente Sì Nonostante il materiale possa resistere alle elevate temperature è opportuno proteggerlo con sottopentole per evitare il contatto diretto con le superfici appena ritirate dal fuoco. Infatti il contatto diretto con oggetti surriscaldati o fiamme, potrebbe provocare macchie indelebili dovute al riscaldamento della resina o rotture create dall'elevato shock termico. Si consiglia, pertanto, di utilizzare sempre un sottopentola per appoggiare le stoviglie sul piano.

L’agglomerato può essere considerato igienico?

Assolutamente sì. L'assenza di pori -che ostacola la proliferazione di batteri- e la compattezza della struttura del prodotto garantiscono la sua impermeabilità e, quindi, la sua igiene. Questa caratteristica distingue l'agglomerato di quarzo dalle pietre naturali come marmo e granito.


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